Il Piede Piatto è una conformazione del piede caratterizzata da un'appiattimento della Volta Plantare.
E' importante non confonderlo con una instabilità del piede, in quanto un vero piattismo non è reversibile. Nel piede piatto le articolazioni, le ossa e i legamenti presenteranno una conformazione diversa dalla fisiologia.
Basandosi sul quadro clinico, l’American College of Foot and Ankle Surgery propone una classificazione diversa dividendo il piede piatto in:
– Flessibile “Flexible Flat Foot – F.F.F.”
In età evolutiva viene considerato fisiologico. più avanti può essere non trattato se rimane asintomatico. È caratterizzato da un normale arco in scarico con appiattimento della volta sotto carico.
– Flessibile con Retrazione del Tendine Achilleo “Flexible Flat Foot with Short Tendo AchillIes – F.F.F. + S.T.A.”
Non fisiologico e spesso sintomatico. Associa la retrazione del tendine achilleo al quadro precedente.
– Rigido Rigid Flat Foot – R.F.F.
Può essere sia sintomatico che asintomatico. La volta plantare si presenta appiattita sia in carico che in scarico.
Il piede piatto flessibile, viene spesso indicato come piede piatto valgo idiopatico, in ragione del suo potenziale evolutivo positivo.
Il piede piatto rigido viene detto anche statico, proprio per questo suo mantenere la conformazione sia in carico che fuori carico. Questa caratteristica è quella che sottende più facilmente all’origine di tipo costituzionale della deformità. Si associa normalmente alla presenza di sinostosi tarsali (fusioni anomale tra le ossa del tarso), astragalo verticale (piede a “dondolo”), problemi muscolari (retrazione del tendine d’Achille, insufficienza del tibiale posteriore).
DIAGNOSI
La diagnosi per il piede piatto viene eseguita attraverso una radiografia sotto carico.
Se l'angolo Costa-Bertani è maggiore di 125° avremo un PIEDE PIATTO
Il piede piatto viene classificato in:
- 1° grado COSTA BERTANI superiore a 125° o istmo maggiore di 2/3
- 2° grado COSTA BERTANI superiore a 135° o istmo ricopre tutta la pianta
- 3° grado COSTA BERTANI superiore a 140° o istmo che supera la superficie del piede
TRATTAMENTO
E' importante capire che il VERO piede piatto NON è una condizione reversibile, non è possibile attraverso la TERAPIA CONSERVATIVA correggere una condizione di piattismo.
Solo attraverso interventi chirurgici correttivi da eseguire tra i 9 e i 14 anni è possibile modificare la struttura del piede.
Diverse sono le procedure chirurgiche utilizzate a questo scopo: le più diffuse sono l'endortesi e il calcagno-stop, entrambe mirate a correggere la pronazione del calcagno e a far risalire la volta plantare.
UTILIZZO DEL PLANTARE
Lo scopo del plantare in un piede piatto si divide in due gruppi:
- Adulti
- Soggetti giovani fino ai 14/15 anni
Negli adulti l'intervento non è più possibile, quindi qualora ci fosse una patologia collegata con un piede piatto (Fascite plantare, Metatarsalgia, tallonite, gonalgia, coxalgia, lombalgia o artrosi alla caviglia) l'unica soluzione è l'utilizzo di un plantare che eviti o limiti il crollo della volta mediale e sposti la Gait Line esternamente, abbinata a esercizi terapeutici di mobilità e stabilità.
Nei soggetti giovani invece bisogna stare più attenti, in primis spesso si sente dire che il piede piatto è fisiologico fino ai 5/6 anni, questa affermazione è falsa! In quanto abbiamo appena detto che il piede piatto non è una disfunzione ma una vera e propria deformazione delle articolazioni.
Quindi se si vuole prevenire l'aggravarsi di un piede piatto a mio avviso non bisogna aspettare i 6 anni, ma stimolare la pianta del piede fin da subito sia con esercizi terapeutici che con un plantare che vada a sostenere sopratutto l'osso Navicolare e il Cuneiforme mediale.
Sopratutto è importante comunicare ai genitori che il plantare non andrà a correggere il piattismo ma solo evitare un peggioramento.
A cura del Dott. Palmisano Domenico
Osteopata, Posturologo, Laureato in Scienze Motorie